London Beautiful People

Marco Gambino, classe 1958, e’ originario di Palermo. Vive a Londra da 24 anni dove lavora come attore teatrale e cinematografico; www.wohproductions.com e’ il link della sua compagnia teatrale, mentrewww.marcogambino.com e’ il sito web personale. Tra le sue produzioni teatrali segnaliamo “Intervista alla Marchesa”, un atto unico che ripercorre la straordinaria vita della celebre eccentrica vissuta in Italia agli inizi del novecento, scritto da Paolo Puppa; e  “Parole d’onore” (www.paroledonore.com) spettacolo sulla mafia tratto dal libro del giornalista Attilio Bolzoni. Quest’ultimo debuttera’ al Theatre du Rond Point di Parigi il prossimo Febbraio 2013. Come attore cinematografico Marco ha lavorato con diversi registi tra cui Tony Maylam (“The Journal of a Contract Killer”), Tom Tyckwer (“The International”), Giacomo Campiotti (“Mai più come prima”) e  Giuseppe Moscati (“La guerra sulle Montagne”). Per la televisione italiana ha lavorato nelle due serie televisive “Il Capo dei Capi” e “Squadra Antimafia”.

Qual e’ il tuo primo ricordo di Londra? Gli alberi rasi al suolo dalla tempesta di vento che colpi’ la Gran Bretagna il 16 Ottobre 1987 e dove sbarcai qualche giorno dopo. 

Hai lasciato l’Italia perche’… Ho lasciato Palermo per non odiarla.

Raccontaci un episodio legato alle differenze culturali. L’uso della seconda persona anche quando ci si rivolge alla Regina.

Cosa distingue Londra o l’Inghilterra? Il senso civico.

Cosa ti manca o non ti manca dell’Italia? I profumi, i sapori, il rumore dei motorini.
Quale personaggio italiano o inglese ammiri di piu’? L’espressivita’ di Mastroianni, l’arte oratoria di Winston Churchill.

…e quello che piu’ detesti? L’istrioneria dei nostri politici, l’arroganza di una certa classe inglese.

L’Italia e la politica italiana stanno davvero cosi’ male? Se sostenessimo di piu’ il nostro unico valore, la cultura, staremmo tutti molto meglio.

Sei felice in questo momento? Sono in uno stato di equilibrio quasi perfetto.

Caffe’ o birra? Definitely caffe’.

Torneresti indietro? Si va avanti solo ed esclusivamente per tornare indietro.