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Maria Callas la Perla nera. 2 Dicembre 2023, Casarsa. Teatro Pasolini.

18 Dec ’23

Il 16 settembre 1977 Maria Callas muore nel suo appartamento
parigino, poco distante dalla Tour Eiffel. A partire da quel
momento la sua immagine viene definitivamente consegnata alla
storia come quella di un mito, avvolta nelle luci e nelle ombre di
una vita controversa.

La morte della Divina diviene idealmente elemento di snodo:
fine e inizio dello storico personaggio e costituisce qui il punto di
partenza della narrazione.

Dal fermo immagine del corpo senza vita, risucchiato quasi nel silenzio, il narratore (nel
personaggio di Ferruccio Mezzadri, maggiordomo della Callas per oltre vent’anni) compie una sorta
di viaggio onirico attraverso una serie di flash back che riconducono ad alcuni dei momenti più
significativi della vita dell’artista. I riferimenti biografici sono, tuttavia, soltanto trasversali alla
narrazione e si intrecciano con quelli della biografia del protagonista.
Viene infatti consegnato al pubblico il ritratto interiore della donna Maria, la costruzione e il
disfacimento di una identità artistica in rapporto alla complessità delle sue relazioni, in molti casi
“violente”, con affetti familiari e amori. Le figure della madre e il rapporto con Meneghini, Onassis,
Pasolini, emergono, dunque, nel corso del racconto come un vagheggiamento attraverso riferimenti
letterari, filosofici e attraverso la mitologia classica, che riporta alle radici culturali della celebre
cantante, ovvero alla Grecia.

L’intera narrazione si sviluppa con continui rimbalzi dal sogno alla realtà. L’idea centrale è quella
del Silenzio, intorno alla quale il narratore si abbandona, in apertura, ad una sorta di elucubrazione
ossessiva.

Il Silenzio diventa l’ideale rappresentazione dell’assenza di suono, di canto e, infine, di vita.
L’immagine finale è l’intimo congedo di un uomo, Ferruccio, che cerca nei suoi ricordi la forza di
compiere la difficile separazione da quello che rappresentava non solo una realtà di lavoro ma una
dimensione affettiva. Ferruccio ritrova nel Silenzio la pura essenza della donna e del personaggio al
quale la sua vita si è legata per oltre vent’anni.

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